Tra le ceneri di questo pianeta by Eugene Thacker

Tra le ceneri di questo pianeta by Eugene Thacker

autore:Eugene Thacker [Eugene Thacker]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Nero Editions
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


6. CALTIKI IL MOSTRO IMMORTALE ~ X: THE UNKNOWN ~ IL GONDOLIERE NERO DI LEIBER

Nelle precedenti interpretazioni abbiamo esaminato il tema del mondo occulto attraverso le sue manifestazioni sotto forma di «foschia» – nubi, gas e consimili. Abbiamo potuto constatare come spesso il mondo occulto si manifesti in modi cataclismatici – perlomeno per i personaggi umani in questo tipo di storie. Non dovrebbe stupire che il genere horror abbondi anche di melme. La melma sembra essere sempre associata ai mostri: cola dalle loro appendici, rendendoli ancor più abietti e ripugnanti. La melma è anche un indicatore della minacciosa vicinanza del mostro; è la traccia della zampa, o del tentacolo, della creatura mostruosa. Ancor più interessanti, tuttavia, sono quelle storie nelle quali la melma stessa è il mostro. L’esempio più popolare è il film americano del 1958 Blob – Fluido mortale, nel quale una sostanza rosa e appiccicosa, giunta sulla Terra attraverso un meteorite, comincia a fagocitare tutto ciò che incontra (con una spiccata predilezione per gli adolescenti urlanti). Come molti altri film dell’epoca, Blob condensa il timore per pericoli di ogni tipo (comunisti, migranti, guerra nucleare) in una minaccia vuota e generica, che finisce per abbattersi su una cittadina dell’era della Guerra Fredda e sui suoi abitanti. Blob si basa su una relazione piuttosto convenzionale tra interno ed esterno, «noi» e «loro», in cui la chiave per la sopravvivenza sta nella protezione dei primi dall’invasione da parte dei secondi.

Ma non tutte le storie dell’orrore incentrate sulla melma fanno ricorso al confine tra interno ed esterno. È interessante come l’appiccicosa entità al centro delle vicende di Blob sia una creatura proveniente dallo spazio profondo – l’esterno più esterno di tutti, per così dire – perché questo implica che un confine sicuro debba essere difeso a tutti i costi. Altri film dell’orrore dedicati alle melme si occupano di entità che non provengono dall’esterno ma dall’interno, ossia dalla Terra stessa. Si tratta proprio di ciò che accade in un film italiano del 1959, Caltiki il mostro immortale. Diretto da Riccardo Freda e Mario Bava – due registi che hanno reinventato il cinema horror italiano – Caltiki è per certi versi un classico monster movie a basso costo. Girato in bianco e nero, recitato in modo enfatico e con effetti speciali che includono un gigantesco setaccio ricoperto di miele, Caltiki indirizza il tema della melma in direzione differente rispetto a Blob.

In Caltiki la melma non proviene dallo spazio, ma dalle viscere della Terra. Le creature melmose sono legate a un antico mito Maya riguardante un indescrivibile mostro – Caltiki – generato da divinità vendicative. Il film è ambientato nel moderno Messico, dove una squadra di scienziati del governo americano sta conducendo uno scavo archeologico. Tra un umanissimo battibecco tra amanti e le tensioni tra scienziati americani e popolazione locale, la spedizione si imbatte in un antico tempio sotterraneo, pieno di tesori sepolti e funestato da un altissimo tasso di radioattività. Questo è il luogo magico, un pericoloso tempio dimenticato, contenente una maledizione tuttora vivente.



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